La depressione arriva a 40 anni

 

 

A 40 anni l’umore si fa più nero. Il rischio di sviluppare la depressione è molto più alto che in qualsiasi altra età della vita. E’ il risultato di un imponente studio condotto statunitense condotto su oltre due milioni di persone di 80 Paesi del mondo, dai ricercatori dell´University of Warwick and Dartmouth College.

Lo studio

L’indagine, pubblicata sulla rivista scientifica “Social Science & Medicine”, fissa a 40-44 anni il picco della vulnerabilità  a infelicità  e depressione. Mentre negli Usa si sale a 50 anni per gli uomini (40 per le donne), una differenza di genere rilevata solo in questo Paese.

Gli studi precedenti

Secondo precedenti ricerche, il rischio di cadere nei lacci di malumori e depressione sembrava essere costante nel corso della vita. Questa volta, però, i numeri e il fatto di aver preso in esame così tanti Paesi gioca a favore della tesi della mezza età.

“Accade a uomini e donne, single e sposati, ricchi e poveri, con o senza figli”, sottolinea Andrew Oswald dell’University of Warwick, secondo il quale però non è chiara la ragione della vulnerabilità in questa fascia d’età.

Dopo i 50 ritorna la serenità

Il fatto è che per molti i 40 anni segnano l’inizio di un periodo buio, dicono i ricercatori, da cui si emerge solo dopo i 50. La buona notizia, dice Oswald, è che entro i 70 anni si è tornati in media felici e mentalmente sani proprio come accadeva a 20

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