Province si? Province no!

Il dubbio Amletico è stato risolto.  I tagli  del Governo Monti  sembrerebbero orientati a cancellare  SOLO IN PARTE  le  nostre  “cattedrali nel deserto”:  le  Province

I criteri di riorganizzazione e di accorpamento  concordati  durante la riunione del  Consiglio dei Ministri   permetterà di  aprire  il  nuovo scenario politico  dello stivale senza tener minimamente conto che andrebbero tutte cancellate definitivamente.

I parametri decisi avviano quel processo di riforma istituzionale  da sempre sostenuto a spada tratta da Italia Federale,  quale atto di responsabilità ,  riduzione sensibile delle spese in sinergia con l’attuale Spendig Review  inerenti la spesa pubblica è  l’unica strada giusta da percorrere per lanciare un messaggio di coerenza governativa nell’attuale momento catastrofico della nostra nazione.

LE AMBIGUITA’   DI MONTI:  Al solito : un colpo all’incudine  e,  uno al martello. Ridurre le province con l’attuale provvedimento del Cdm non è la sana politica che tutti ricerchiamo da decenni .  Il trincerarsi ancora una volta dietro gli  interessi mastodontici  di  persone che non vogliono lasciare la loro  poltrona sa alquanto di stantio ;  un film gia visto  restaurato e nuovamente proiettato nelle sale cinematografiche italiane.

L’unica verità è che chi è abituato al potere  difficilmente piace mollare l’osso , senza alcun ideale e riconoscenza leale di chi  butta sangue tutti i giorni  in cera  di sopravvivere nella jungla  creata ad arte da coloro che sono al potere  ma,  soprattutto  facendo  sui limiti e l’ ignoranza politica

Quando parliamo di volontà  di un Governo è semplice , basta lanciare lo sguardo oltre le Alpi : il Presidente  della Repubblica Francese Holland , ha impiegato solo 50 giorni per ridurre in un modo accettabile tutte le auto blu della presidenza della Repubblica transalpina , volontà e credibilità di un nuovo Governo che la dice di gran lunga  diverso rispetto al nostro.

QUI’ TERNI: PARLA POLLI :  Il Presidente della Provincia di Terni  Feliciano Polli :” in Umbria  si creerebbe l’assurdo di un’unica Provincia di Perugia, con il territorio che coincide con quello della regione.

RISPONDE PERUGIA: “L’Imperatore” Marco Vinicio Guastichhi   fresco di nuova laurea   ‘Relazioni internazionali e Collaborazione allo sviluppo’ presso la Facolta’ di lingua e cultura italiana dell’Universita’ per stranieri di Perugia,    discutendo la sua tesi dal titolo: ‘Il contributo della Provincia di Perugia alla definizione dell’identita’ dell’Umbria contemporanea   ha omaggiato il Presidente Monti   INVIANDO  la sua  tesi   di nuova laurea. Il Presidente Guasticchi sembra  certo di una sua permanenza a Palazzo.

Il NUOVO PROGETTO : Province: “Almeno 350mila abitanti e 2.500 Km quadrati”

Il Governo ha definito i criteri per il riordino delle province previsti dal decreto sulla spending review: “I nuovi enti dovranno avere almeno 350mila abitanti ed estendersi su una superficie territoriale non inferiore ai 2.500 chilometri quadrati”. Sulla base dei criteri di riordino sarebbero 64 su 107 le Province da accorpare, di cui 50 in Regioni a Statuto ordinario e 14 in Regioni a statuto speciale. Le Province “salve” sarebbero dunque 43 su 107 di cui: 10 metropolitane, 26 in Regioni a Statuto ordinario e 7 in Regioni a statuto speciale.

LE NUOVE CITTA’ METROPOLITANE:  Entro fine 2013  “La soppressione delle province che corrispondono alle Città metropolitane – 10 in tutto, tra cui Roma, Milano, Napoli, Venezia e Firenze – avverrà contestualmente alla creazione di queste” e comunque “entro il 1° gennaio 2014”. E’ quanto prevede il provvedimento sui criteri per il riordino delle province adottato dal Cdm.

 

A questo punto  sentiamo di affermare: SE NON E’ ZUPPA E PAN BAGNATO!

 

Rosario Murro

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