Il Giorno del ricordo una tragedia italiana , le vittime delle foibe. Istriani, fiumani e dalmati barbaramente trucidati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale.
Il 10 febbraio quale “Giorno del ricordo” al fine di conservare e rinnovare la memoria della tragedia.
Gli esuli giuliano-dalmati parlavano dialetti veneti dalle sonorità esotiche per l’italiano medio; molti avevano cognomi di origine slava, tedesca, o di altre regioni dell’ex-impero asburgico, pur essendo le loro famiglie di nazionalità italiana da generazioni. Questa italianità di frontiera dei profughi giuliano-dalmati, spesso di difficile comprensione per le società provinciali italiane, portò spesso molti profughi a celare addirittura la loro origine, lasciandosi definire vagamente “triestini”, per evitare scontri e offese alla loro sensibilità, esacerbata proprio da questa ignoranza, costretti loro malgrado a fingere di gettarsi il passato alle spalle per sopravvivere serenamente tra chi non riusciva a comprenderli. D’altra parte, nonostante il governo di Roma si fosse impegnato nell’assistenza economica ai profughi, molti di essi criticarono il carente riconoscimento pubblico delle loro sofferenze, dei sacrifici subiti per aver compiuto la scelta di difendere la propria identità italiana. Perseguitati dalla Jugoslavia comunista, si sentivano maltrattati e ignorati dall’Italia.»
In tutta Italia il Movimento Politico RSI Fiamma Nazionale ha partecipato alla Commemorazione delle vittime. In Umbria la una delegazione con il Segretario Regionale Rosario (Murro) con i Segretari Cittadini di Foligno (Emanuela Grimaldi) , Spoleto (Giampaolo Santeramo) e di De Ruta (Alex Marchiori hanno reso omaggio ai Martiri delle Foibe presso il Monumenti ai Caduti di tutte le Guerre in località Torricella di Spoleto. A Basoviza il Segretario Nazionale Stefano Salmè con una Delegazione si è recato sul luogo della Memoria ricordando le oltre trecentomila vittime delle Foibe.
+ There are no comments
Add yours