In arrivo il nuovo redditometro

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Tasse: arriva il nuovo redditometro. Ecco come funziona e quali voci entrano nel conteggio

 

Arriva il redditometro che sulla base di una serie di voci di spesa, calcolerà sinteticamente il reddito dei contribuenti.

Tra la fine di febbraio e l’inizio di marzo l’Agenzia delle entrate definirà le liste dei contribuenti considerati a rischio e che saranno quindi sottoposti ad ispezione fiscale a partire proprio dal mese di marzo stesso. I criteri preliminari prevedono che il nuovo Redditometro prenderà di mira innanzitutto i cittadini per i quali si rilevano scostamenti tra spese per consumi e redditi dichiarati superiori al 20%.

Le voci di spesa sotto l’occhio del Fisco sono oltre 100, mentre le tipologie familiari sono 11, moltiplicate per le cinque aree territoriali in cui e’ divisa l’Italia nel nuovo strumento fiscale.

Le spese sotto la lente spaziano dalle rette scolastiche alle scommesse online, dal parrucchiere al ristorante, dalle bevande ai gioielli, fino ai cavalli o ai quadri.

SPESE E AREE

Ecco le undici tipologie in cui viene scontornata ciascuna di queste zone: persona sola al di sotto dei 35 anni; coppia senza figli con meno di 35 anni; persona sola con età compresa tra 35 e 64 anni; coppia senza figli con età compresa tra 35 e 64 anni; persona sola con 65 anni e oltre; coppia senza figli con 65 anni o più; coppia con un figlio; coppia con due figli; coppia con tre o più figli; monogenitore; altre.

Per quanto riguarda invece le voci di spesa, vediamo come queste siano distinte per settore merceologico o di consumo in senso ampio.

Abbigliamento e alimentari: alimentari e bevande; abbigliamento e calzature; altro. Saranno calcolati sulla spesa media certificata dall’Istat per la classe famigliare di appartenenza.

Mobili ed elettrodomestici: elettrodomestici e arredi; altri beni e servizi per la casa; collaboratori domestici; Altro. Anche qui, faranno fede i dati Istat incrociati con la quota di unità abitative di proprietà.

Combustibili ed energia: Energia elettrica; gas; riscaldamento centralizzato; Altro. Sempre l’Istat a determinare il range di spesa sostenibile da ciascuna classificazione di famiglie.

Trasporti: Assicurazione, RC Auto, furto e incendio su auto, camper, moto e altri mezzi; Bollo; Pezzi di ricambio, olio e lubrificanti, carburanti, manutenzione e riparazione per mezzi a ruote o, distintamente, imbarcazioni o, ancora, aeromobili; Tram, autobus, taxi; Noleggio o leasing mezzi di trasporto; altro. Oltre ai valori Istat, qui vengono tenuti in considerazione i Kilowatt medi riferiti al singolo mezzo di spostamento. Per le imbarcazioni, classi distinte a seconda della lunghezza e del funzionamento (vela o motore).

Comunicazioni: apparecchi telefonici anche mobili; spese telefoniche; altro. Bussola, sempre i dati Istat medi per le categorie famigliari di appartenenza.

Abitazione: Mutuo; Canone di locazione; Fitto figurativo di abitazione di proprietà in locazione o a uso gratuito; Canone di leasing immobiliare; Acqua e condominio; Manutenzione ordinaria; Intermediazioni immobiliari; altro. A dare le coordinate, ancora una volta i dati Istat per tipologia di famiglia, affiancati dai metri quadrati dell’abitazione sotto esame.

Istruzione: Libri scolastici, tasse, rette per tutti i livelli scolastici, asili, tutoraggio, master, specializzazioni e corsi specifici; Soggiorni di studio all’estero; canoni di locazione per studenti universitari; Altro. Confermati i parametri Istat per valutare la corrispondenza tra spese e reddito.

Altri beni e servizi: Assicurazioni danni, infortuni e malattia; Contributi previdenziali obbligatori; barbiere, parrucchiere, istituti estetici; Prodotti per la cura della persona; Centri benessere; Argenteria, gioielleria, bigiotteria, orologi; Borse valigie e simili; Onorari dei liberi professionisti; Alberghi, pensioni e viaggi organizzati; Pasti e consumazioni fuori casa; Assegni periodici corrisposti al coniuge; Altro. Sempre le tabelle Istat a dare il responso finale.

Tempo libero, cultura e giochi: Giochi e giocattoli, radio, televisione, hi-fi, computer, libri non scolastici, giornali, riviste, dischi, cancelleria, abbonamenti radio, tv e web, lotterie, lotto, piante e fiori, riparazioni elettrodomestici; Abbonamenti pay-tv; Attività sportive, circoli culturali, ricreativi, abbonamenti eventi sportivi e culturali; Giochi online; Cavalli; Animali domestici; Altro. Confermata la centralità dei valori Istat per categoria di famiglia, ma riguardo ai cavalli verranno stimati 5 euro per giorno di possesso se in proprio o 10 a pensione

Sanità: Medicinali e visite mediche; Altro. Anche nel caso della salute, la spesa è indicata dai valori raccolti dall’istituto statistico nazionale.

Sulle auto, a seconda delle famiglie e delle zone di residenza, sono previsti precisi kw medi, dai 60,8 per persona singola al Centro, fino ai 171,3 per coppia con tre figli o più.

Investimenti: sotto la lente del redditometro finiranno le spese a lungo termine per immobili, beni mobili registrati, polizze assicurative, contributi previdenziali volontari, azioni, obbligazioni, conferimenti e finanziamenti, capitalizzazioni, quote di partecipazione, fondi d’investimento, derivati, certificati di deposito, pronti contro termine, buoni postali, conti di deposito vincolati, altri titoli di credito, prodotti finanziari, più valute estere, oro, numismatica, filatelia, oggetti d’arte o di antiquariato, manutenzione straordinaria delle abitazioni, donazioni e altro.

Per tutte queste voci, verrà esaminato l’eventuale incremento patrimoniale,stornando eventuali mutuio finanziamenti ricevuti.

IL CALCOLO

Il fisco cercherà innanzitutto, ove possibile, di dedurre in maniera diretta quelle che sono state le spese sostenute da ogni singola famiglia Quando però questo sarà impossibile, farà riferimento a valori medi di un determinato bene, che saranno calcolati tenendo conto ovviamente delle tipologie di famiglia, della zona geografica in cui si vive e del proprio tenore di vita. In generale si terrà conto dei valori medi calcolati e stimati dall’Anagrafe tributaria o rilevati dall’Istat.

Nel caso però mancassero anche questi riferimenti, il fisco si riserva anche la possibilità di commissionare specifici studi o analisi di settore. Sarà il caso ad esempio dei dati che riguardano le spese per imbarcazioni, aerei o cavalli.

LE PROVE

Toccherà a noi cittadini, nel caso scatti un accertamento, dimostrare che l’eventuale livello deiconsumi incongruo è in un qualche modo spiegabile. Si tratterà quindi di dimostrare che il finanziamento delle spese in questione è avvenuto cioè con redditi diversi da quelli posseduti nel periodo di imposta considerato, o con redditi esenti, e quindi non dichiarati, o ancora perché c’è stato il contributo di una terza persona, ad esempio di un genitore che ha elargito al proprio figlio una certa somma per sostenere appunto determinate spese.

 

www.finanzafuturo.org

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