Spoleto al tracollo. Spoleto diventa ostaggio della politica locale
Nessun è disposto a fare un passo indietro, secondo le logiche dettate dagli idealismi politici sostenuti da “carcasse putrefatte” travestite da politici integerrimi e circondanti da stantie supponenze.
Intanto la città sprofonda nella voragine del ridicolo. Oggi 19 marzo , ancora una fumata nera dalla segreteria del PD : Dante Andrea Rossi , ex vicesindaco, poi dimessosi dalla Giunta comunale targata Benedetti , oggi segretario provinciale del partito . Rossi ha fatto un passo indietro , si è defilato da candidato a Sindaco della città del Festival , invocando discontinuità .
Analizzando bene il dietrofront , non si può certamente attribuire alcuna colpa alla decisione che ha tagliato di netto , e nuovamente gli equilibri già decisamente deboli all’interno dell’Assemblea cittadina del Partito Democratico , e riunitasi ieri sera presso la Segreteria cittadina di Viale Trento e Trieste.
Conti alla mano , chiunque salga al “Colle spoletino” diventerà un Sindaco liquidatore.Cercare di rimettere assieme i cocci sarà difficile , in tanti non si rendono minimamente conto.
Conti alla mano: il Buco di bilancio è di circa 9,5 milioni , a questa cifra da aggiungere 300 mila euro da liquidare alla Spoletina Trasporti, il risarcimento al legittimo proprietario dell’area Cimiteriale di San Sabino ( cifra non definita , ma si parla di 400 mila – 500 mila euro, qualcuno dice che la richiesta è di 1milione di euro ) ; una parcella di un noto Avvocato pari a 1,8 (risulterebbe solo un acconto elargito sul totale), infine ciliegina sulla torta il pesante macigno del Piano Regolatore che porterebbe al totale dissesto finanziario comunale.