Spoleto. Piano regolatore generale. Il Comune presenterà ricorso al Consiglio di Stato

Il sindaco difende a spada tratta lo strumento urbanistico, ma il rischio di dissesto finanziario è concreto

Piano regolatore generale, il comune di Spoleto ricorrerà in difesa del proprio operato. Come spiegato dal sindaco Benedetti durante le comunicazioni in consiglio comunale di questa sera (17), le prossime mosse dell’amministrazione – dopo la clamorosa sentenza del Tar che ha annullato tutte le delibere del Prg – saranno il ricorso al

Consiglio di Stato e immediata richiesta di sospensiva del dispositivo.
“Spero e credo – ha affermato il sindaco Daniele Benedetti – che il Consiglio di Stato accoglierà la nostra richiesta di sospensiva alla sentenza del Tar che annulla il Prg, in caso contrario lo scenario economico della nostra città sarebbe fortemente compromesso”.

La decisione annunciata dal primo cittadino è stata presa in seguito ad una lunga riunione della Giunta svoltasi durante la giornata di oggi. “Dalla mattina di sabato 15, quando abbiamo appreso la notizia della sentenza del TAR che annulla le delibere di adozione e approvazione del Piano regolatore generale – ha affermato il sindaco Benedetti -, la macchina comunale si è messa in moto ed ha controllato l’intero iter che ha portato alla stesura del Prg. In tempi brevi formuleremo le motivazioni del ricorso e – ha concluso – comunicherò con tempestività al consiglio comunale ogni novità in merito”
“Solo per dovere di precisazione – ha aggiunto Benedetti – tengo a specificare che il rilievo del Tar che ha prodotto la sentenza è relativo, come ormai noto, alla mancata richiesta di parere sui rischi sismici al Genio Civile, richiesta che si sarebbe dovuta presentare prima dell’adozione del piano, in un periodo in cui, come noto, non ricoprivo la carica di assessore all’urbanistica”.

In attesa della pronuncia sulla sospensiva da parte del Consiglio di Stato, che dovrebbe arrivare entro un mese circa, le pratiche edilizie che hanno attinenza con il Piano regolatore generale approvato nel 2008 sono state sospese fino a nuova determinazione, relativa all’efficacia dello strumento urbanistico.

Di fatto, per dirla con le parole del direttore generale Cerquiglini, qualora il Consiglio di Stato dovesse rigettare il ricorso che il Comue presenterà a breve, la situazione per l’intero territorio spoletino potrebbe assumere contorni che non sarebbe esagerato definire apocalittici, con le nuove case che diverrebbero abusi edilizi mentre il Comune andrebbe incontro all’inevitabile dissesto finanziario.

 

fonte: www.spoletonline.com

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