Con i termini di pagamento scaduti proprio ieri (17), la tardiva approvazione sa di beffa per i cittadini. Specie quelli più deboli
Habemus regolamentum. Dopo tre consigli comunali andati deserti, il regolamento per l’Imposta Municipale Unica (Imu) è passato in notturna, con 16 voti favorevoli e 12 contrari nello spettacolo di prima serata andato in onda sul canale streaming del Comune di Spoleto. Il massimo consesso cittadino si è prodotto, anche questa sera (ormai ieri, ndr), in tutto il suo invidiabile repertorio: gare di intelligenza, teatrali prese di posizione, personaggi usciti dai cartoni animati con tutta la loro carica di involontaria ilarità, consiglieri di maggioranza imbarazzati che tentano di salvare la baracca e dare un minimo di dignità ad una pratica, quella del regolamento Imu, che dal punto di vista politico ed economico ne ha davvero ben poca. Eh già, perché il regolamento, come ha spiegato il segretario comunale, una volta approvato ha valore per l’intero anno solare nel quale è entrato in vigore. In questo caso, dunque, a partire da gennaio 2012. Peccato però che i cittadini, e chi paga ancora le tasse bene lo sa, abbiano dovuto pagare l’Imu entro la giornata di ieri, appunto lunedì 17 dicembre 2012. Il che significa che il nuovo regolamento, valido per tutto il 2012, è stato approvato a tempo scaduto e si rivela dunque perfettamente inutile. A ciò si aggiunga la beffa di aver consegnato al consesso cittadino non uno, bensì due gettoni di presenza, dato che la seduta è cominciata alle 20.30 di lunedì 17 dicembre, ma è andata oltre la mezzanotte del 18, il che vuol dire due giorni consecutivi di “lavori” istituzionali… E il quadro è completo. A nulla, infatti, è valsa la richiesta del consigliere del gruppo Misto Dominici, che ha invitato il presidente del consiglio Cristofori a sospendere la seduta subito dopo l’approvazione del regolamento Imu, per impedire il doppio gettone. Le regole sono regole, e finché c’è il numero legale si va avanti. E figurarsi se stavolta il numero legale poteva mancare…
Tornando al regolamento Imu, il consiglio ha respinto tutti gli emendamenti presentati dall’opposizione. Comunque intenso e acceso si è rivelato il dibattito, anche se privo di quello spessore politico che da tempo non alberga più a palazzo comunale. Ad ogni modo, da segnalare l’intervento del capogruppo di Rinnovamento Fabrizio Cardarelli, che ha ricordato come il termine per l’approvazione del regolamento Imu sia scaduto il 31 ottobre scorso e come, con la situazione drammatica che si è venuta a creare in questi ultimi giorni – per la quale il Comune di Spoleto non ha più un Piano Regolatore generale -, la discussione in consiglio sembri quantomeno inattuale.
Il capogruppo Pdl Carlo Petrini ha invece parlato di “spreco di soldi pubblici” da parte dell’amministrazione, e di come da più parti si chiedano tagli alle spese di bilancio e ai compensi dei vari dirigenti, segretari, portavoce, Apo e via discorrendo. Petrini ha inoltre toccato il tema degli eventi di fine anno, citando in particolare i mercatini di Natale, costati (a detta di Petrini) ben 52mila euro di fondi pubblici, anche se non comunali. “Soldi comunque dei cittadini”, ha chiosato il capogruppo d’opposizione.
Sulla stessa linea anche Davide Placidi del Movimento 5 Stelle, che ha denunciato la crescente distanza e la progressiva assenza di dialogo tra l’istituzione comunale e i cittadini. Questi ultimi, però, da oggi hanno un motivo in più per sorridere e guardare al futuro con rinnovata fiducia: non serve a nulla, è costato cinque sedute consiliari, ma il regolamento Imu adesso è realtà.
Daniele Ubaldi