La carenza di iodio è una delle più preoccupanti forme di malnutrizione a livello mondiale
Ora, però, una scoperta che si deve a un gruppo di ricercatori italiani potrebbe rivoluzionare le sorti di questo problema. Gli scienziati della Scuola superiore Sant’Anna e dell’Università degli studi di Pisa stanno lavorando a “super ortaggi” arricchiti di iodio. Qualcosa fondamentale per i 6 milioni di italiani che soffrono di problemi alla tiroide.
Pomodori, carote e insalate non Ogm verrebbero trattati in modo da non perdere le quantità di iodio naturalmente assorbite. Le prospettive aperte della ricerca, pubblicata sulla rivista Scientific Reports del gruppo Nature, sono state illustrate a Milano da Aldo Pinchera, professore emerito di endocrinologia dell’ateneo pisano e presidente onorario Ait (Associazione italiana tiroide).
Le conseguenze della carenza di iodio
Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità, la carenza di iodio è molto diffusa anche in Europa: il 44% degli abitanti del Vecchio continente assume poco iodio. “Lo iodio è un componente essenziale degli ormoni tiroidei tiroxina e triodotironina”, spiega Pinchera, “che regolano la crescita, lo sviluppo del sistema nervoso centrale e il metabolismo basale”. Per questo “la carenza ha diversi effetti negativi sulla crescita e lo sviluppo negli animali e nell’uomo. Sono definiti disordini da carenza iodica (Idds) e sono una delle più importanti e comuni malattie umane