“Giallo” e “Mistero” sul banchetto della petizione “Asili nido patrimonio pubblico” promosso dal Comitato Spoleto per Bambini
Questi i titoli di molte testate giornalistiche di oggi 09/09/2015 che riportano una controversa vicenda: telefonate intercorse tra il Vicesindaco Bececco, ammesse da lei stessa, e l’associazione firmataria della richiesta di occupazione di suolo pubblico per la raccolta firme, per chiedere il perché di questo appoggio all’iniziativa.
E per quale motivo un vicesindaco deve chiedere tali spiegazioni?
A seguire i genitori del comitato che ritirano la richiesta il giorno prima della raccolta firme e dichiarano apertamente di aver ricevuto un palese invito a non svolgere il banchetto (piazzare un tavolo e due sedie), nonostante tutti i permessi a norma.
Oggi quella stessa associazione che ha in programma degli eventi patrocinati dal comune, che cancella il suo evento da Facebook. Perché?
Caro vicesindaco cosa è successo? Davvero avete paura di una raccolta firme?
È così che tutelate la libera iniziativa dei cittadini e che li rispettate, a prescindere se siano d’accordo o no con le vostre scelte?
Allora è da chiedersi, ma chi sono i vostri interlocutori prediletti?
Quanto è accaduto merita un’ampia spiegazione e un ripensamento della giunta sull’approccio utilizzato fino a questo momento nei confronti delle persone.
L’approccio è troppo spesso quello di zittire, minimizzare, quando non offendere o non intimidire. Se questo è il vostro modo di governare una città piccola come Spoleto, con il divide et impera dei più bassi livelli, non andrete lontano.
Movimento5Stelle