West Nile, morto 89/enne di Carpo per aver contratto l’nfezione

Un uomo di 89 anni di Carpi, con patologie croniche preesistenti, è morto dopo aver contratto l’infezione dal virus West Nile.

Era ricoverato all’ospedale Ramazzini della città. Si tratta di uno dei quattro casi di West Nile individuati dall’Azienda sanitaria di Modena negli ultimi giorni. Gli altri tre casi, riguardanti sempre soggetti anziani, sono stati registrati nelle aree di Carpi e Modena e sono rispettivamente ricoverati negli ospedali Ramazzini di Carpi e Baggiovara a Modena. Dall’inizio dell’estate sono complessivamente otto i casi di West Nile registrati in provincia di Modena.

Virus West Nile, 6 le regioni colpite

Secondo l’ultimo bollettino della Sorveglianza dell’Istituto superiore di sanità (Iss), sette nuovi casi umani di West Nile Virus sono stati segnalati nel periodo 18-24 luglio 2024.

Dall’inizio di maggio 2024, sono stati segnalati in Italia 13 casi confermati di infezione nell’uomo; di questi 7 si sono manifestati nella forma neuro-invasiva (4 Emilia-Romagna, 1 Friuli Venezia Giulia, 1 Puglia, 1 caso importato dagli Stati Uniti), 4 casi asintomatici identificati in donatori di sangue (4 Emilia-Romagna) e 2 casi di febbre entrambi importati (1 Oman, 1 Marocco). Il primo caso umano autoctono di infezione della stagione è stato segnalato dall’Emilia-Romagna il 26 giugno nella provincia di Modena. Salgono poi a 17 le Province con dimostrata circolazione di West Nile Virus appartenenti a 6 Regioni: Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Abruzzo e Puglia.

Riccione dichiara guerra al virus: disinfestazioni obbligatorie fino al 31 ottobre

Dopo i diversi casi in regione e non solo, Riccione “dichiara guerra” al virus West Nile. La sindaco Daniela Angelini della Perla Verde in provincia di Rimini firma infatti un’ordinanza per disporre misure di prevenzione.  

In particolare, da lunedì 5 agosto fino al 31 ottobre saranno effettuati trattamenti straordinari contro la zanzara comune per prevenire la diffusione del virus. La misura, spiegano dal Comune, è stata adottata in seguito alle segnalazioni della Regione, e anche al riscontro di positività al virus in una gazza campionata il 18 luglio nel comune di Rimini, così come in base alle indicazioni dell’Ausl Romagna.

Il virus West Nile, trasmesso principalmente dalla zanzara comune, rappresenta un rischio significativo sia per le aree rurali sia per quelle urbane. Per contenere questo rischio, l’ordinanza stabilisce che gli organizzatori di tutte le manifestazioni all’aperto con almeno 200 partecipanti nelle ore serali devono adottare trattamenti straordinari con adulticidi. Se le aree delle manifestazioni non sono già trattate con larvicidi, è obbligatorio eseguire trattamenti adulticidi settimanali durante l’evento. Per le aree già trattate con larvicidi, sarà sufficiente un primo intervento straordinario con adulticidi, seguito da trattamenti larvicidi ogni 20 giorni in una fascia di 200 metri intorno all’area dell’evento.

Gli interventi devono essere affidati a ditte specializzate e gli organizzatori sono tenuti ad affiggere cartelli informativi nell’area dell’evento con almeno 48 ore di anticipo e a comunicare i dettagli del trattamento all’Associazione romagnola Apicoltori e all’Ufficio igiene e sanità pubblica di Rimini. Il mancato rispetto di queste disposizioni comporterà sanzioni da 25 a 500 euro. La Polizia locale, l’Ausl e altri ufficiali competenti saranno responsabili per i controlli e l’applicazione delle sanzioni.

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