Il santuario di Santa Maria della Bruna sorge sulla riva del torrente Tatarena, non lontano dall’abitato di Castel Ritaldi, nel luogo ove sarebbe avvenuto un miracolo. La leggenda racconta che il 6 giugno 1506 un gruppo di pellegrini che si recava a Montefalco per venerare la Beata Chiara, sostò all’ombra delle querce secolari in riva al torrente. Quando si alzarono per riprendere il cammino non riuscirono a risollevare lo stendardo se non dopo aver fatto dipingere sul muro della chiesa l’immagine rappresentata sullo stendardo stesso. Sempre secondo la leggenda il pittore dopo aver abbozzato l’opera ed essere tornato per completarla la trovò miracolosamente finita.
I lavori di costruzione del santuario ebbero avvio nel 1510, affidati a Nicolò di Giorgio da Como, autore della cella campanaria del Duomo di Spoleto, la consacrazione avvenne nel 1576-
Ecco cosa scrisse il “fu” Prof. Alfiero D’Agata
Insegnante di Lettere, Scrittore e Storico di Castel Ritaldi
Data di rivelazione 15 Settembre 2005, fonte: Montagneaperte.it
“Illuminati da celeste ispirazione, conobbero essere quello un luogo scelto dalla Madonna per ottenervi speciale venerazione e pregarono un pittore che riproducesse subitaneamente in un piccolo muro la bella effigie di Maria rappresentata nello stendardo. Infatti non appena l’artefice ebbe delineata sul muro la Santa Immagine, poterono i pellegrini ritogliere lo stendardo alla terra e proseguire il viaggio. Il giorno appresso si recò il pittore presso il Tatarena a terminare il suo lavoro, ma con grande sua meraviglia e commozione trovò l’opera condotta a termine da mano divina”.
RMG